Aspettando il programma alla radio di musica Brasiliana, che ormai mi tiene compagnia tutte le domeniche notte, ripenso ad oggi. Che giornata!
6.43 precise: saltiamo in macchina: 1-2-3-4-5… 130 fissi a dieci metri dal paraurti di Giancarlo.
Arriviamo a Castiglion del Lago, “Rovesciamo” le auto in un parcheggio a pagamento e via! verso la partenza!
8.35: Ci si ritrova sotto il gonfiabile, mentre lo speaker annuncia: “Giglioni ha lasciato la patente sulla linea di partenzaaa, Giglioni sulla linea di partenzaaaa!”
8.45 Mi cambio in riva la lago, col cielo grigio e il vento in fronte, patisco come una bestia: lo speaker richiama: “Giglioni ha lasciato la patente sulla linea di partenzaaa, Giglioni sulla linea di partenzaaaa!”
8.55 Foto di rito: Andreone impacciatissimo con lo smartphone di chissacchi, da il massimo di sè stesso e scatta una splendida foto ricordo. Lo speaker insiste: “Giglioni ha lasciato la patente sulla linea di partenzaaa, Giglioni sulla linea di partenzaaaa!”
9.10 Tutti pronti col coltello in bocca mentre lo speaker sbotta ancora: “Giglioni ha lasciato la patente sulla linea di partenzaaa, Giglioni sulla linea di partenzaaaa!”
9.15 O che succede? O che è ‘sto botto? Ah, già! La pistola, si parte! migliaia di piedi all’unisono si avviano verso le rispettive mete: 10Km, 34Km, 42Km, 58Km. In lontananza si sente ancora un disperato speaker: “Giglioni ha lasciato la patente sulla linea di partenzaaa, Giglioni sulla linea di partenzaaaa!”
Km 1 Che bello! Fa capolino il sole. Mi piace, vado un po’ troppo fortino per quello che mi posso permettere, ma mi piace uguale.
km 4 L’autostima cede: ce la farò? Non ce la faro? Seguita da varie turbe psichiche relative alla mia condizione, diciamo, di stazza.
Km 6 Inizio a bollire, mi son vestito troppo. Non se ne indovina mai una… Ah! Arriva anche il ristoro: si beve, almeno si dimentica un po’…
km 8 Ce la possiamo fare, basta resistere, il sole saggiamente mi abbandona e la temperatura ritorna sopportabile
Km 10 Con una certa nonchalanche taglio il mio traguardo ostentando sicurezza. Mi rendo conto che è poco, ma sapevo che tornare ad essere quello di prima avrebbe richiesto pazienza e tempo. Così decido di “svaligiare” il ristoro affogando tutti i miei pensieri in mele, arance e thè. Nel frattempo tagliano il traguardo in nostri camminatori (forzati e non…) velocissimi come non mai…. oppure son lento io?
…passa il tempo…
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Facile sorridere prima di partire, eh! La foto tutti insieme dopo l’arrivo non la fate mai… Photographer: Andrea Biffoli – Smartphone donor: Milena Nesti |
passa il tempo…
Km 34 (per la cronaca: raggiunto in macchina. Non ricordate miei cari lettori che io sono in rodaggio ai 10K?). Tira un vento freddo, mi chiudo nel giacchetto e guardo quelle nuvole minacciose che sembrano ballare il twist fra l’isoletta e la terraferma.
Nessuno dei miei all’orizzonte. Passa un sacco di gente, non conosco nessuno, ma vanno tutti talmente bene che sembra siano partiti ora…
Finalmente una muta conosciuta: non è dei nostri, è la Giulia del “Ponte”, con un gran bel passo. Tira dritto: il suo traguardo è ancora più avanti. Buona Fortuna Giulia!
Piove, imbrocco una signora sulla settantina, (??!?) ma presto mi rendo conto che in verità lei puntava il mio ombrello… grandina: la donnina mi sorride… tutto interesse. Ah, Le donne!
Ma ecco arrivare la Presidenta! Rinvigorita dal nuovo mandato, stende tutti e porta a casa la coppa virtuale del primo arrivato. Segue dopo un po’ Angela, anche lei bella scombussolata dalla sciacquata di grandine e acqua.
Arriva anche Giancarlo, me l’aspettavo più in vetta, ma già da tempo qualche dolorino lo tormenta, probabilmente non ha voluto spingere troppo oggi. Arriva anche Paolo, sofferto, ma intero.
Manca la “coppia più bella del mondo” Steve e la Rossana. Attendiamo fiduciosi, sapevamo che Rossana veniva su in scioltezza, ma Steve ce lo davano sofferente già al 21°.
Arriva la Rossana, sorridente, tranquilla. Mentre meno sorridenti siamo noi: o dov’è Stefano? Attendiamo fiduciosi, ma proprio quando iniziamo a preoccuparci un po’ troppo, eccotelo arrivare in compagnia di una 58ottina, chiacchierando del più e del meno tanto per anestetizzare la fatica.
Segue doccia e strage al ristorante, con fagiani e roba che nuota, risucchiata vorticosamente nelle nostre “cambuse”.
E’ necessaria una “Demie Marathon” su e giù per Passignano sul Trasimeno, per annientare la bomba da digestione.
18.00 Nuvole nere anticipano il crepuscolo, non rimane che risalire in macchina e stavolta, con più comodo, raggiungere le nostre amate case, ma un dubbio ancora ci attanaglia:
Ma il Giglioni…. che l’avrà ripresa la patente?