L’aria è ancora fresca la mattina alle 6.20. Guardo il parcheggio e vedo i camper nel silenzio.
Penso ai ragazzi là dentro, che stanno dormendo, son lì che sognano di correre veloci come il vento “volando” su tappeti di foglie, circondati dal bosco.
“Oh! Icché tu pensi?” Giancarlo, nel silenzio, mi sorprende da dietro, “Nulla, nulla… te dove vai?”.
“Son stato a controllare il percorso. Tutto ok!”. Mah… riguardo l’orologio, son le 6.20… riMah!!
Alzo la testa, vedo il Falterona, che mi guarda… No ciccio, purtroppo io oggi non corro faccio… faccio quello che attende gli atleti al traguardo!! Che mestiere ingrato, per me che vorrei provare le forti emozioni di un trail massiccio come il “Borbotto”. O che ci sarà di bello a stare ad aspettare sotto un gonfiabile?
10.40 circa: Sorridente e agile come una gazzella, eccoti arrivare il primo della 18km… via con la foto!
Lo “placca” Tiziano per un’intervista a caldo… Tutto contento dice che se l’è camminata quasi tutta, che aveva un infortunio… e meno male!! Ha seminato tutti!! Forti ‘sti giovani!!
Butto l’occhio sulla sinistra c’è una bambina che gioca con il cane della Dina, è lì con la Mamma, chissà che noia aspettare…
Arriva da lontano una ragazza dagli occhi sorridenti, si chiama Novella è la vincitrice nella 18Km femminile. Contenta, si ma ancor più contenta quando vede arrivare il compagno non troppo dopo di lei. Bacio e abbraccio di rito. Adesso i suoi occhi ridono ancora di più.
Passa ancora il tempo, sento piangere un canino dietro di me, guardo la padrona: “non ce la fa più, aspetta il suo padrone da troppo, sa che viene da là….” e mi indica la montagna.
Inizia ad arrivare il “grosso” e il traffico aumenta sotto l’arco, due atleti arrivano distanziati di una ventina di metri, belli in tiro: taglia il primo, taglia il secondo, il primo torna indietro, si battono il cinque si abbracciano e vanno al ristoro. Bello però quando le sfide finiscono così…
Ne arrivano altri due attaccati: tirano come matti, tagliano il traguardo e li sento commentare alle spalle: “boia che volata s’è fatto!! mi son divertito un sacco…”
Arriva anche il padrone del barboncino che piangeva, va dritto da lui e insieme alla compagna si incamminano felici verso il ristoro.
Mi giro: arriva una atleta scalzo, volto sofferente. Tira dritto e casca giù come una pera, i muscoli non ce la fanno più, oltretutto a causa di una caduta è dolorante, lo aiutiamo alla meglio a rimettersi in piedi….
Arriva anche il primo della 33. Anche lui agile, pare sia andato a fare la spesa alla coop…. Nel frattempo sotto la linea del traguardo inizia, il “Petreni quiz”, è prima, non è prima.. chi l’ha vista all’ultimo controllo chi dice che è passata al cimitero (nel senso del sentiero vicino al Cimitero, per l’amor Diddio!!!) da 40 minuti, ma non arriva… o dove sarà, o che farà… agitazione totale!!
Anche il suo bellissimo canone è snervato sulla linea del traguardo, fino a che sorridente come sempre, la Giulia si presenta (come previsto: prima…) sul traguardo e giù applausi!! Cane in tripudio e fuori controllo, nel frattempo atleti su atleti pervengono sul traguardo con le loro storie sulle facce e sulla gambe… Che caos!! Quante storie tutte diverse che si incrociano in un traguardo!!
Finalmente torna un po’ di calma e mi ricasca l’occhio sulla bambina.
E’ ancora lì, cerca nei metri prima dell’arrivo tenendo una nostra bandierina in mano, sempre più seria… nel frattempo arrivano anche gli amici della “Nave” sorridenti, tutti per mano, con la Monia che , al solito, saltella come una cavalletta. E giù ri-applausi!
Poi… poi… vedo arrivare un atleta che in prossimità della linea del traguardo, rallenta, rallenta sempre di più, poi gira a sinistra e si piega in basso. Giro l’occhio e vedo il volto della Bambina illuminarsi, salta in piedi e insieme al Babbo tornano indietro per rifare l’arrivo insieme, con il benestare dei Giudici e di tutta l’organizzazione.
Passa il tempo, passa tanto tempo, arrivo alla fine della giornata e mi ritrovo qui davanti al PC a pensare a stamani quando pensavo (?!?!?): “che peccato non correrla, chissà che emozioni mi perdo…”. E invece… invece non pensavo che anche stando sulla linea del traguardo si potessero provare così tante bellissime emozioni.
Grazie a tutti Atleti, ci avete fatto fare una bellissima gara anche voi a noi dell’organizzazione!!