Visto che nessuno si cimenta (quasi ci sia una certa forma di pudore a raccontare di quanto siam pazzi a fare 50 km) mi ci proverò io a fare il resoconto della nostra domenica in terra di Siena.
Presenti in sei ma le nostre donne hanno ripiegato sulla distanza “più corta” dei 32 km partendo da Colle Val d’Elsa e senz’altro l’Angela ci vorrà raccontare di come hanno distrutto e messo fuori combattimento un poveraccio che si era provato a correr con loro; a me hanno solo raccontato che lo hanno visto all’arrivo portato in barella verso un mezzo di soccorso.
Ma veniamo alla gara dei 50 km. Bella giornata, fresca al punto giusto e ideale per correre. In piazza Duomo, a San Gimignano, ci ritroviamo Maurizio, Mario Conti, Umberto ed io a cui si è aggiunto Pietro, un amico dell’Antella.
L’atmosfera è quella di tutte le gare un po’ speciali; lo speaker che con musica e parole cerca di darci la giusta carica emotiva, puzza di olio canforato, discussioni su come vestirsi per non soffrire il caldo o il freddo e le solite scaramanzie di rito e in un batter d’occhio ci ritroviamo sotto l’arco della partenza mentre viene scandito all’unisono il conto alla rovescia.
4…..3….2…1…partiti e comincia così il nostro viaggio verso piazza del campo a Siena.
Il nostro gruppetto si sfalda subito; Maurizio e Umberto davanti, Pietro e Mario che per un po’ correranno assieme ed io che corro con il mio inseparabile amico Galloway (dieci minuti di corsa e 1 di passo).
Che dire a questo punto? Come raccontare le emozioni vissute lungo quelle quasi sei ore che mi ci son volute per arrivare al traguardo?
Mille flash nella mente; le torri si San Gimignano che si allontanavano maestose sulla nostra sinistra mentre si percorre una bella strada bianca in mezzo ai campi, la discesa verso il centro storico di Colle Val d’Elsa accolti dallo speaker che scandisce il nome di ogni concorrente che passa sotto il palco, l’emozione di sentir gridare “forza nonno” da Oscar nei pressi della Trattoria dell’Orso, il passaggio da Monteriggioni e l’ingresso, poi, in piazza del Campo dove come per miracolo sono spariti tutta la stanchezza e i crampi che mi avevano accompagnato negli ultimi 6/7 chilometri.
Pazzi ???? Forse! Ma le strane, meravigliose sensazioni provate in quelle ore le persone normali non potranno mai provarle!!!!!!!
Giancarlo
Bravo Giancarlo
Caro Giancarlo, il tuo racconto rispecchia fedelmente le emozioni che si provano a correre una corsa che va oltre la classica maratona, mentre si corre a volte la stanchezza prende il sopravvento e penso che un pò tutti in quel momento pensano "ma chi me l'ha fatto fare" ma la tenacia, la forza, il coraggio che hanno i runners danno la forza per superare quei momenti e pensare passo dopo passo che fra poco ci sarà l'arrivo e la gioia di avercela fatta. Le emozioni sono tante e indescrivibili dalla preparazione dei giorni precedenti, ai minuti prima della partenza ai soliti "lamenti e confessioni di acciacchi vari"che ognuno svela all'altro, ma l'emozione più bella è la condivisione di una esperienza bellissima con chi l'ha vissuta, non importa chi arriva primo o ultimo tutti avranno nel cuore un qualcosa da raccontare.
Umberto
Umberto perchè non fai un post sulla corsa di domenica scorsa a Grassina????
Mi avete convinto, me la segno per il prossimo anno!