Caro il mio Mick Jagger, “I can’t get no” lo dici a tu’ sorella.
Io posso essere soddisfatto eccome.
Avevo dichiarato l’obiettivo di 1h e 45′ e per raggiungerlo ho fatto la gara davanti ai palloncini che avrebbero dovuto scandire quel tempo, solo che ‘sti fetenti hanno pensato bene di tardare un paio di minuti e io, che pure li precedevo di qualche cento metri, ho rischiato di toppare. Fortuna che il real time mi rende giustizia e ferma il crono a 1h 44’ e 28s.
Fatti due rapidi calcoli, dopo 1h e 47 a febbraio e 1h e 46 ad aprile arriva questo 1h e 45 a giugno: ogni due mesi abbatto un minuto. Capite bene che tra 4 anni esatti, alla mia 48esima mezza maratona, batterò il record del mondo, come faccio a non essere SatisFashion?
Apparticchiasso “Correre nella moda” è stato davvero fescion. Il pacco gara era ricco e conteneva una maglietta fescion, un braccialetto pure fescion, una bandana – che ve lo dico a fa? – parecchio fescion e una borraccia troooppo fescion. Per tacere del rifocillo a fine gara, dove le banane fescion si sprecavano, e quelli come noi che non erano stilisti se lo sono potute mangiate.
Certo che mi avete giocato un bel tiro mancino, cari affiliati alla società! Dopo avermi sedotto con lusinghe, con cene di gruppo a spalle e finocchione, con gare di solidarietà e spirito di squadra, mi avete biecamente abbandonato sui roventi asfalti di Pian dell’Isola a rappresentare, da solo, il gruppo podistico.
Oltretutto, per un Antellese, portare la bandiera di Grassina non è certo semplice come mangiare una pesca.
Chi stava al mare, chi ai monti, chi alla Rosa di Terricciola a comprarsi dei mocassini marroni, chi aveva appena concluso il trail di Vattelappesca e se lo teneva stretto, chi stava all’Ikea, e chi s’era avviato in Fontesanta (meno 5!) a tracciare il percorso a quelli che dovranno tracciare il percorso.
E io a correre. Nella moda. Da solo. Manco nel calendario delle corse di giugno l’avete messa la fescion marathon! Oh, se lo sa Miuccia Prada vi viene a casa e vi sequestra le borse tarocche che vi siete con fatica accaparrati sulle spiagge di San Vincenzo.
Son partito che avevo solo un risentimento al piriforme del gluteo destro. Al 2° km una serie di fitte al polpaccio come se qualcuno m’avesse fatto “gli spilli”. Al 5° km la tendinite al tallone sinistro, gentile omaggio delle speedcross da trail, mi trafiggeva ad ogni passo, al 10° km sfrega-sfrega è esploso il dolore lancinante ai capezzoli, ché il gel non me l’ero messo per paura di ungere la canotta ed essere additato da quelli fescion.
Dal 14° km in poi, incredibilmente, son stato bene, ho chiuso il secondo anello con un saldo positivo (8 superati e da 6 superato), ed ho finito moderatamente sprintando, non come “il gelindobordin” davanti a me che ci teneva ad arrivare 162° piuttosto che 163° e ha battuto una romba per nulla fescion proprio sulla riga del traguardo.
E dire che era sicuramente la più tosta delle tre mezze che ho corso, intanto per la temperatura parecchio caliente, poi per il percorso con varie rampette di salita che potevano dare una certa noia, e anche per l’infelice disposizione dei ristori: due soli e troppo ravvicinati con un lungo tratto privo di qualsivoglia sollievo.
Io c’avevo pure messo del mio con la cena della sera precedente piuttosto ricca di fritti, fegatini, lasagne, dolci e disparati alcolici.
Furio, mi hai fatto sbellicare dalle risate, troppo forte. Approposito complimenti per il tempo.
Grazia
Bellissimo, lo sapevo che questa mezza maratona valeva la pena di farla e sono stata tentata di segnarmi (anche da sola) per lungo tempo, poi x fortuna ho mollato visto che non avrei potuto farla ma l'anno prossimo non me la perdo. Bravissimo e complimenti per il tempo. Tiziana