La Notturna di San Giovanni per me è una di quelle corse a cui non posso rinunciare. A meno che non mi spezzino una gamba, anche con un po’ di febbre, devo parteciparvi.
Peché? Non lo so. Sarà perché amo le gare nel centro storico. Sarà perché Firenze in notturna ha un fascino unico. Sarà perché… non lo so, ci devo andare, punto.
E così ci vado, per la terza volta. Il mio record personale era di 45’ 31” (real time) fatto registrare nell’edizione del 2013.
Diciamo che posso ritenermi soddisfatto. Record abbassato di un minuto circa. Ho chiuso con un 44’ 34”. Peccato che abbia “smadonnato” per il primo km abbondante per cercare di passare tra la folla. E non sono neanche posizionato male alla partenza. Nonostante ciò, riesco a fare il primo km in 4’ 36”, ma che fatica! Tra lo zig zag ed il saliscendi sui marciapiedi fatico il doppio del normale.
Si va avanti. Ormai però i keniani li ho persi (ah ah ah).
Adesso la strada inizia ad essere sgombra. Si può tirare sul serio. Insomma, tirare… diciamo a fare del mio meglio. Tra il secondo e il quarto km do il meglio, con tempi che oscillano tra i 4’ 00” e i 4’ 15”. Poi inizio un po’ a calare stabilizzandomi sui 4’ 30”, secondo più secondo meno.
Intanto riesco a godermi la nostra meravigliosa città in notturna. La sensazione stupenda che mi da questa corsa è quella di avere le strade della città tutte per noi runners, solo ed esclusivamente per noi. Poi diciamocelo, vedere tutta quella gente in massa che corre sui lungarni illuminati dai lampioni, con le luci riflesse sull’Arno, ha un fascino particolare, che si può trovare solo in una città come Firenze. Non so voi, ma non mi capita tutti i giorni di trovarmi in situazioni come questa.
E così i 10 km stanno per finire. Ormai mi trovo in Via dei Serragli. Avendo dato tutto quello che avevo, senza risparmiarmi, la stanchezza inizia a farsi sentire. Il caldo non aiuta. Se non ricordo male, l’anno precedente, girato l’angolo ed entrati in piazza della Calza, c’era il nebulizzatore di acqua.
Speriamo ci sia anche quest’anno. Lo voglio.
Giro l’angolo. Fortunatamente c’è, e passo proprio nel mezzo alla nuvola d’acqua. Trovato refrigerio, mi accingo a fare l’ultimo km e mezzo rimasto.
Arrivato al Ponte Vecchio i turisti, mossi a compassione, mi incitano. Li saluto manco fossi Stefano Baldini ad Atene 2004 e proseguo.
Siamo in Piazza Signoria. Via Calzaiuoli, ultimi 100 m.
Facciamo l’ultimo sforzo. Provo ad arrivare all’arrivo di slancio. Finita.
Vado a ritirare il pacco gara, che consiste nella solita fruit e basta (si sono sprecati per 10 €).
Me ne torno così a casa, contento per la corsa appena fatta, ma con la voglia di correre presto per le vie della nostra meravigliosa Firenze.
Gabriele
Piazza della Calza, via Calzaiuoli, i' Calzeroni: Tutto CALZA.
Calza tutto a pennello
🙂