Il meteo aveva preoccupato non poco, forti nevicate sull’appennino tosco-emiliano fino a bassa quota, e la notte era stata caratterizzata da un forte vento che non faceva presagire niente di buono.
Qualcuno già aveva messo le mani avanti “io le catene non le so mettere” mentre qualcun altro si era premunito e aveva montato, il sabato mattina, 4 belle gomme da neve. L’ultimo aggiornamento meteo, quello delle sette di mattina, diceva che era smesso di nevicare, zona Cutigliano, verso le sei per cui, al ritrovo a Ponte a Niccheri alle otto eravamo abbastanza speranzosi in un giornata non troppo tremenda. Lasciata l’auto equipaggata con gomme adatte al parcheggio (furbi!!!!!) siam partiti direzione Pian di Novello.
Iniziata la salita, su verso le Piastre, strada completamente sgombra, neve zero e il cielo che sembrava aprirsi. Passo dell’Oppio, San Marcello Pistoiese e La Lima; la strada veniva percorsa col pensiero alla Pistoia-Abetone valutando le possibilità di farcela (per chi la sta mettendo in programma (forza Stefano…) e ricordando la fatica fatta per chi l’ha già corsa.
Passato il bivio per Cutigliano la pattuglia di carabinieri al lato della strada indica la direzione obbligata per tutti verso Pian di Novello (anche per chi deve andare all’Abetone) per un’interruzione sulla statale.
Si comincia a vedere la neve ai lati della strada ed anche l’asfalto è coperto da nevischio bagnato. Il traffico aumenta e i più previdenti cominciano a fermarsi per montare le catene (bloccando il traffico e formando una lunga colonna).
Noi andiamo su tranquilli!!!!!!! come se niente fosse, mandando improperi agli imbranati che ostacolano il traffico, gente da guida della domenica che farebbe bene a starsene a casa. Finchè anche noi non troviamo pane per i nostri denti; un bel tratto di strada coperta di neve ghiacciata dove cominciamo a slittare e a non andare avanti proprio all’altezza di un gruppetto di montanari, tra cui quelli della forestale, che cercavano di dare consigli ai malcapitati.
“gira il volante a destra!” “no, giralo a sinistra!” “dai gas!” “no, non accellerare!” “Vai indietro!” “Cerca di andare verso destra, no a sinistra!”
Il nostro autista, che è di sudare, comincia ad avere la fronte imperlata di goccioline di sudore, tira il freno a mano e scende mentre dietro si intravede una lunga fila di auto in coda.
DECISIONE! Tutti a spingere per vedere di ripartire e….finalmente è fatta!!!!!
Dietro la curva si gira a sinistra e siamo arrivati.
Il ritiro del pettorale e delle ciaspole non è dei più semplici tanto è vero che un gruppetto di noi parte con una quindicina di minuti di ritardo; quando arriviamo alla partenza non c’è più nessuno e gli addetti all’organizzazione allargano le braccia e ci dicono di seguire le tracce del gruppo.
Il percorso è quasi interamanete sulla pista di fondo e correre con le ciaspole ai piedi non è semplice ma, tra una caduta ed una perdita di ciaspole arriviamo al ristoro (nel frattempo i primi hanno già girato alla boa e son quasi al traguardo).
Sonia è partita sparata e dopo il giro di boa la rivediamo solo all’arrivo. Brava!
Arrivo dove ci riscaldiamo con un bel bicchiere di cioccolata calda e, per chi ne ha voglia, vin brulè che, forse, a qualcuno ha dato alla testa
Dopo è il momento del terzo tempo e che terzo tempo:
bis di primi tra cui polenta ai funghi, tagliata e fettine di maiale con patatine e carciofi fritti dolce acqua e…vino.
Dopo tutti tornati ragazzi a fare a pallate di neve prima di risalire in auto e tornare verso casa.
Alla prossima……..